Whistleblowing: sei in regola con le nuove norme?

Whistleblowing obbligatorio a partire dal 17 dicembre 2023: è la data limite per adottare un canale di comunicazione interna, anche per le imprese con più di 50 dipendenti. Per (quasi) tutte le altre organizzazioni, pubbliche e private, l’obbligo è già scattato lo scorso luglio.

Sei in regola con le nuove norme anticorruzione? Ecco gli aspetti più importanti che devi conoscere.

Obbligo whistleblowing dal 17 dicembre 2023: per chi è valido?

Il d.lgs. 24/2023 contiene le norme attuative per la direttiva UE 2019/1937 per la prevenzione e il contrasto della corruzione nelle organizzazioni pubbliche e private.

In Italia, a partire da Luglio, si è passati alla progressiva adozione di un canale di segnalazione interno whistleblowing sia per gli Enti Pubblici che per le aziende. 

A partire dal 17 dicembre 2023, tutte le aziende private, che nell’ultimo anno hanno avuto una media tra i 50 e i 249 dipendenti subordinati, devono adeguarsi alla normativa e aprire un canale di segnalazione interno per il whistleblowing.

Rientrano nel conteggio sia i lavoratori a tempo determinato che a tempo indeterminato. 

Le sanzioni previste per le organizzazioni che non si adeguano all’obbligo di istituire il canale interno, vanno da 10.000 a 50.000 €. Tuttavia i segnalanti possono continuare a ricorrere ad ANAC come canale di segnalazione esterno se l’azienda non attiva il canale whistleblowing interno, o se le segnalazioni interne cadono nel vuoto.

Come mettersi a norma

Per essere a norma con il d.lgs. 24/2023 anche le aziende private devono quindi mettere a disposizione dei dipendenti un canale whistleblowing interno, dove poter segnalare in sicurezza e senza timore di ritorsioni gli episodi di corruzione.

Ricordiamo a questo proposito che ANAC prevede sanzioni anche per il datore di lavoro anche in caso di ritorsioni contro il whistleblower, con una multa che va sempre da 10.000 a 50.000 €.

Peraltro, se viene messo in atto un comportamento lesivo verso il whistleblower, è il datore stesso che deve provare che tale episodio non sia una ritorsione legata proprio alla segnalazione.

D’altro canto, però, ANAC sanziona anche i dipendenti che utilizzano lo strumento del whistleblowing per danneggiare o calunniare l’azienda, i colleghi o altri soggetti, con multe da 500 a 2500 €.

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Possono accedere solo i soggetti autorizzati e tutte le operazioni sono tracciate. La riservatezza è garantita dai sistemi di crittografia end-to-end e dai protocolli sicuri per la trasmissione dati.

Ricorda quindi che il 17 dicembre 2023 è il termine ultimo per metterti a norma e istituire il canale interno whistleblowing per la tua azienda. Se rientri nell’obbligo previsto dal decreto legge, scegli una soluzione comprovata e già disponibile per raggiungere subito la compliance e prevenire la corruzione nella tua organizzazione.

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