Individuare gli indicatori comuni per gli obiettivi di sviluppo sostenibile negli Enti Locali

Il caso di Strategic PA e di quattro Comuni italiani a lavoro per l’Agenda 2030

Il Team Strategic PA® di Ecoh Media è da tempo a lavoro con i comuni di Bologna, Milano, Trento e Bari per un progetto di benchmarking tra Enti Locali. Il campo del confronto? Gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Agenda 2030 Onu.

Strategic PA® ha messo a disposizione una applicazione IC – Obiettivi e Indicatori comuni in tecnologia Blockchain per consentire a Enti con caratteristiche simili di confrontarsi su Obiettivi e Indicatori condivisi.

Grazie agli ultimi progressi, il progetto è sempre più vicino alla realizzazione concreta. La sperimentazione iniziata nel 2021 con gli Enti pilota ha individuato un set di indicatori comuni che consentono di declinare i Goal dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile alle azioni sul territorio.

Il nodo degli indicatori comuni adatti per tutti gli Enti

Durante la scorsa primavera, avevamo già dedicato un articolo allo stato dell’arte di questo progetto ambizioso. 

Individuati i goal da raggiungere e la tecnologia da utilizzare (la blockchain) si era posta una questione di metodo: come selezionare i set di indicatori comuni per misurare le performance per ciascun obiettivo? 

Questi indicatori, infatti, devono essere adatti a tutti gli Enti coinvolti ma anche a quelli che in futuro decideranno di entrare nel progetto.

Da questo punto di vista, le cose si fanno più complesse quando si parla di Enti Locali.

Ogni Comune ha delle proprie caratteristiche legate al territorio, alla storia, alle scelte dell’Amministrazione in carica.

Per questo, il lavoro del team formato dagli esperti di Strategic PA® di Ecoh Media e dei funzionari dei quattro Comuni si è concentrato a lungo su come sciogliere il nodo.

Come abbiamo individuato set di parametri misurabile per tutti i 17 goal

La svolta è arrivata dopo una serie di riunioni, durante le quali abbiamo concordato la strategia da seguire. Il Comune di Bologna si è fatto avanti, proponendo una lista di indicatori, sulla base del lavoro già svolto da ASVIS.

Ciascuno degli altri Enti Locali coinvolti nel progetto ha selezionato o aggiunto gli indicatori più adatti alla propria realtà nel concreto.

Il risultato è che oggi, per ciascuno dei 17 goal dell’Agenda 2030, abbiamo un primo set di indicatori che risulta essere veramente utile a funzionale. Siamo quindi in grado di misurare in termini percentuali le performance rispetto a ciascun obiettivo di sviluppo sostenibile.

Indicatori prioritari e confronto sulle best practises

Se un Ente si concentrerà maggiormente sugli obiettivi e gli indicatori che ritiene prioritari, gli altri indicatori avranno comunque una funzione fondamentale: favorire il confronto e il benchmarking.

Infatti, presto caricheremo obiettivi e indicatori sul modulo IC Obiettivi e Indicatori Comuni in blockchain della suite Strategic PA®, rendendoli visibili e fruibili dagli Enti coinvolti nel progetto.

Nella pratica, ciascun Comune potrà vedere i progressi e le azioni messe in campo dagli altri e con quanto successo sono state applicate. L’obiettivo di questo benchmarking è di apprendere e condividere le migliori pratiche per lo sviluppo sostenibile, declinato in ambito territoriale.

Perché individuare gli indicatori comuni per i goal dell’Agenda 2030 è molto complesso

La selezione dei set di Indicatori Comuni tra gli Enti Locali deve cercare di interpretare diverse esperienze tenendo presente anche alcune contraddizioni ancora non risolte. Ce lo ricorda anche un commento di Francesco Pellecchia a proposito dei Sustainable Development Goals nel nuovo PIAO.

Valutare le azioni messe in campo per gli obiettivi dell’Agenda 2030 richiede un sforzo particolare. Si tratta di obiettivi talvolta intangibili come le pari opportunità, la salute e il benessere dei cittadini, la sicurezza delle città, la lotta ai cambiamenti climatici. Il tutto deve essere declinato secondo le diverse esigenze territoriali, per funzionare con gli Enti Locali.

C’è stata una ricerca metodologica ambiziosa, che oggi abbiamo trasformato in un risultato concreto.

ll metodo applicato si può rivelare molto fruibile anche per dei Cluster di Enti Pubblici che vogliano confrontarsi su un qualsiasi set di indicatori comuni. Ad esempio le Unioni dei Comuni possono valutare l’efficacia delle azioni intraprese dai vari municipi in ambiti condivisi e misurabili (la raccolta differenziata, la manutenzione del verde ecc), oppure gli Enti con obiettivi di azione simili, ad esempio  gli Enti di Ricerca.

Un’esperienza di rilievo in Italia

“Il Progetto nasce nel 2020, anche sulla base della Circolare n. 2/2019 “sugli indicatori comuni relativi alle funzioni di supporto svolte dalle PA” ad esito della  sperimentazione attuata dal Dipartimento della Funzione Pubblica. Siamo particolarmente soddisfatti di essere ormai in dirittura d’arrivo”, spiega Franco Silvi, responsabile di Strategic PA® di Ecoh Media. “Abbiamo raggiunto un primo quadro di riferimento, per applicare all’Agenda 2030 il benchmarking tra Enti Locali.

Noi come Ecoh Media abbiamo fornito la tecnologia del modulo IC – Obiettivi e Indicatori Comuni in Blockchain, mentre i Comuni di Bologna, Milano, Trento e Bari hanno apportato l’esperienza sul campo e lo sforzo metodologico”.

“Il prossimo passo sarà di raccogliere i dati di target e consuntivo per ciascun indicatore e caricarli sul modulo IC. Saranno poi necessarie verifiche con gli Enti sperimentatori”, prosegue. “Entro la prima metà del 2022 possiamo mettere questa esperienza al servizio degli altri Enti che vorranno confrontarsi sugli obiettivi di sviluppo sostenibile che ci stanno a cuore”.

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