Whistleblowing: da luglio 2023 il canale interno è obbligatorio

Il whistleblowing è uno strumento attraverso il quale i dipendenti, i collaboratori, i fornitori e i fruitori di un’azienda (o ente) possono segnalare un illecito. La segnalazione deve avvenire in forma riservata e l’organizzazione deve adoperarsi per garantire la sicurezza e la privacy del segnalante. Questo processo ha uno scopo ben preciso: prevenire e scoraggiare la corruzione.

Whistleblower in inglese è colui che soffia il fischietto, quindi, metaforicamente, si riferisce ad una figura arbitrale. Letteralmente parliamo di una persona che lavora in o per un’organizzazione del settore pubblico o privato e che decide di segnalare eventuali atti illeciti.

Se da anni il whistleblowing è attivo all’interno del settore pubblico italiano, con il d.lgs. 24/2023 anche i privati sono obbligati a aprire un canale interno di segnalazione. La data più significativa è quella del 15 luglio 2023, quando il decreto diventerà operativo per quasi tutti gli enti pubblici e le aziende private.

In questo articolo approfondiremo le linee guida per la compliance al Whistleblowing 2023 e qual è il ruolo dell’Agenzia Nazionale Anticorruzione ANAC. Infine, affronteremo un tema importante: quale strumento scegliere per attivare il canale di segnalazione.

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Linee guida Whistleblowing 2023: cosa dice il d.lgs. 24 / 2023

Il d.lgs. 24/2023 è in vigore dalla fine di marzo 2023. La maggior parte delle norme sono effettive dal 15 luglio: enti pubblici e privati devono ora munirsi di un canale interno di segnalazione whistleblowing.

Solo per  le imprese con meno di 249 dipendenti (ad esclusione di alcune, vedi sotto) l’obbligo sussiste a partire dal 17 dicembre 2023. 

Anche se è una materia di cui si parla da anni, solo con la direttiva UE 2019/1937 si è arrivati ad una svolta che ha sancito il diritto alla protezione dell’identità del whistleblower. In Italia è proprio il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 (Gazzetta Ufficiale n. 63 del 15 marzo) a raccogliere la direttiva europea e tramutarla in specifiche norme attuative.

Chi ha l’obbligo di istituire il canale interno di segnalazione illeciti

Il d.lgs. italiano prevede che sia le organizzazioni del settore pubblico che quelle del settore privato rispettino l’obbligo di aprire un canale interno di segnalazione illeciti o whistleblowing.

Per quanto attiene al settore pubblico, rientrano nell’obbligo:

  • “le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo
  • 30 marzo 2001, n. 165;
  • le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza o regolazione;
  • gli enti pubblici economici;
  • le società a controllo pubblico ai sensi dell’art. 2359 cc, anche se quotate;
  • le società in house, anche se quotate;
  • gli organismi di diritto pubblico di cui all’articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  • i concessionari di pubblico servizio.”

Nel settore privato, sono coinvolti invece “soggetti, diversi da quelli rientranti nella definizione di soggetti del settore pubblico, i quali:

  • hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno cinquanta lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato;
  • rientrano nell’ambito di applicazione degli atti dell’Unione di cui alle parti I.B e II dell’allegato (cd. settori sensibili), anche se nell’ultimo anno NON hanno raggiunto la media di almeno 50 lavoratori subordinati;
  • rientrano nell’ambito di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, e adottano modelli di organizzazione e gestione ivi previsti, ANCHE se nell’ultimo anno non hanno raggiunto la media di 50 lavoratori subordinati”.

Fonte: ANAC

Differenze tra segnalazione interna e segnalazione esterna

Le linee guida 2023 prevedono l’apertura di un canale Whistleblowing interno: che cosa significa?

In effetti, esistono due tipologie di segnalazione:

  • Segnalazione Whistleblowing interna

Viene effettuata utilizzando canali interni all’organizzazione, appositamente sviluppati per consentire a dipendenti, collaboratori, fornitori e clienti / utenti di segnalare illeciti, frodi e tentativi di corruzione in modo riservato e sicuro;

  • Segnalazione Whistleblowing esterna

Viene effettuata ricorrendo direttamente all’autorità giudiziaria o ai media, o, nel caso italiano, ad ANAC.

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Il ruolo di ANAC nel Whistleblowing

ANAC continua a svolgere un ruolo fondamentale per quanto concerne il Whistleblowing, anche sulla base delle nuove norme 2023.

I campi di attività dell’Agenzia Nazionale Anti Corruzione sono prevalentemente 2: la segnalazione degli illeciti e la sanzione.

Chi può inviare segnalazioni esterne ad ANAC

Il decreto infatti prevede delle condizioni per inviare segnalazione esterne whistleblowing direttamente ad ANAC.

Si può ricorrere a questo canale esterno (istituito su una piattaforma ANAC apposita) solo nei seguenti casi:

  1. Il canale whistleblowing interno dell’azienda o dell’ente non è stato attivato, o perché l’organizzazione non è tenuta o perché inadempiente;
  2. Il whistleblower non ha sufficienti garanzie di riservatezza;
  3. La segnalazione interna è caduta nel vuoto e/o il whistleblower ha motivo di temere delle ritorsioni;
  4. L’illecito segnalato rappresenta un pericolo per la sicurezza pubblica.

Quali sanzioni commina ANAC in materia di Whistleblowing

Un altro compito di ANAC è quello di comminare sanzioni amministrative in ambito whistleblowing. I casi sanzionabili sono i seguenti:

  1. l’organizzazione commette ritorsioni sul whistleblower, o ostacola la segnalazione, o non rispetta la privacy del segnalante (da 10.000 a 50.000 €);
  2. l’ente o l’azienda non rispetta l’obbligo di istituire un canale interno di gestione delle segnalazioni (da 10.000 a 50.000 €);
  3. il whistleblower usa la segnalazione come strumento per diffamare o calunniare altre persone o organizzazioni (da 500 a 2500 €).

Come istituire il canale interno Whistleblowing

La funzionalità Whistleblowing di Strategic PA® è attiva da anni, sicura e affidabile, e direttamente integrabile nel modulo Anticorruzione. 

Lo strumento è in cloud, accessibile online 24/7, da ogni postazione fissa o mobile con accesso a internet. Inoltre è in linea con il d.lgs. 24/2023.

Il Whistleblowing di Strategic PA® segue regole ferree in fatto di sicurezza, che garantiscono la massima riservatezza per il segnalante e la sicurezza dei dati. Tra gli aspetti più significativi, sotto questo profilo:

  • Solo gli autorizzati possono accedere al sistema informatico;
  • Tutte le operazioni sono tracciate;
  • Il software offre ottime garanzie di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati;
  • Si basa su protocolli sicuri di trasmissione dati;
  • Il software utilizza sistemi di crittografia end-to-end.

Tutti i moduli e le funzionalità della suite Strategic PA® sono certificati AgID, dunque sono software per la PA. La funzionalità Whistleblowing presente all’interno del modulo Anticorruzione può essere customizzata anche per le aziende del settore privato.

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