Il controllo analogo delle Società Partecipate da parte degli Enti Pubblici è un elemento chiave per garantire la trasparenza, l’efficienza e la responsabilità verso i cittadini.
Infatti, gestione e la supervisione trasparenti delle attività aziendali a partecipazione pubblica sono essenziali per assicurare la gestione virtuosa del denaro pubblico, attraverso l’impresa economica. Il controllo delle attività economiche operate con le finanze pubbliche è necessario anche per costruire un clima di fiducia da parte dei cittadini verso gli Enti.
L’applicazione del controllo analogo riveste un ruolo rilevante in questo scenario. Gli Enti Pubblici che controllano società in house a controllo diretto o indiretto sono responsabili dell’indirizzo strategico e politico delle aziende, oltre che di tutte le iniziative intraprese.
In questo articolo, definiamo i casi in cui gli Enti sono tenuti ad esercitare il controllo analogo delle Società Partecipate e gli obiettivi da perseguire.
Inoltre, presentiamo il modulo Società Partecipate della suite Strategic PA®. Attraverso questo software gli Enti Pubblici possono automatizzare e rendere più semplici le operazioni di controllo sulle aziende di cui hanno le quote.
Controllo analogo su Società Partecipate: cosa significa
Il controllo analogo delle Società Partecipate consiste nel comando sulle iniziative e nel controllo delle azioni delle Società Partecipate, da parte degli Enti Pubblici titolari di quote sociali.
Può essere svolto in diverse modalità: controllo analogo diretto, invertito, a cascata o orizzontale. Lo stabiliscono gli artt. 4 e 16 del d.lgs. n. 175/2016 (Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica o TUSP).
Per i dettagli, rimandiamo alla lettura integrale del TUSP.
L’art.2 comma 1, c dello stesso decreto definisce cos’è il controllo analogo esercitato dagli Enti Pubblici sulle società partecipate:
“la situazione in cui l’amministrazione esercita su una società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, esercitando un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici che sulle decisioni significative della società controllata.
Tale controllo può anche essere esercitato da una persona giuridica diversa, a sua volta controllata allo stesso modo dall’amministrazione partecipante”.
Nello stesso articolo, si parla invece di controllo analogo congiunto quando sono due o più amministrazioni ad esercitare il controllo sulla società partecipata.
Obiettivi nelle amministrazioni pubbliche
Nel contesto delle società partecipate nel settore pubblico, il controllo analogo si dimostra particolarmente utile per identificare potenziali inefficienze, irregolarità o aree che richiedono miglioramenti.
In questo modo quindi agli Enti Pubblici è data la possibilità di svolgere attività lucrative nel settore privato, con lo scopo di creare benefici per la finanza pubblica.
Il controllo analogo consiste in una serie di controlli interni ed esterni alla società e persegue una serie di obiettivi virtuosi, come:
- Trasparenza e responsabilità. Il controllo analogo delle società a partecipazione pubblica deve garantire che tutte le attività siano svolte in conformità con le norme di legge. Questo aumenta la responsabilità all’interno delle società partecipate enti locali;
- Gestione delle risorse. attraverso l’ispezione diretta delle risorse, il controllo analogo delle società partecipate aiuta a ottimizzare l’utilizzo di beni e servizi pubblici, riducendo gli sprechi e migliorando l’efficienza complessiva;
- Prevenzione della corruzione. La revisione dei documenti e dei processi è un efficace deterrente contro la corruzione.
L’esercizio del controllo analogo da parte dell’Ente Pubblico, quindi, promuove l’integrità, la trasparenza e l’efficienza all’interno delle società partecipate enti locali, contribuendo così al buon funzionamento dell’amministrazione pubblica.
Controllo analogo delle Società Partecipate in house
Il controllo di società partecipate dagli enti pubblici si applica alle società in house, siano esse società in affidamento diretto o indiretto alla Pubblica Amministrazione. In entrambi i casi le società si configurano come persone giuridicamente controllate dall’Ente Pubblico.
Ma quali sono le differenze? Ecco alcune definizioni sintetiche:
Società in house
Le società in house sono società con capitale pubblico, soggette al controllo analogo da parte dell’ Ente Pubblico da cui la società dipende. Queste aziende svolgono quasi sempre in maniera esclusiva le attività commissionate dall’Ente (più dell’80% del fatturato).
Affidamento diretto vs affidamento indiretto
Le società ad affidamento diretto hanno un socio pubblico che siede nel consiglio di amministrazione e che è il titolare diretto delle quote societarie. Nelle società ad affidamento indiretto, invece, l’Ente non possiede direttamente le quote, che invece appartengono ad una persona giuridica a sua volta controllata dall’Ente Pubblico.
Se gli organi sociali di una società in house a controllo diretto causano un danno erariale al patrimonio della società, sono sottoposti alla giurisdizione della corte dei Conti. Questo è quanto stabilito dalla sentenza 26283/2013 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
Linee guida ANAC per il controllo analogo delle società partecipate in house
Ma in cosa consiste nel concreto il controllo analogo? Per rispondere a questo quesito, facciamo riferimento al Vademecum per le società in house nel nuovo Codice degli appalti e nel Testo unico delle società pubbliche.
Innanzi tutto, diciamo che ci troviamo all’interno di un meccanismo che non ha un corrispettivo nelle aziende private.
Infatti, il controllo esercitato dalle Amministrazioni Pubbliche sulle società in house è più diretto e intenso rispetto a quello previsto dal Codice Civile da parte dei soci privati. L’Ente Pubblico ha diritto di nomina e di revoca sugli organi societari, incluso il consiglio di amministrazione. Inoltre autorizza le azioni da intraprendere e stabilisce gli obiettivi strategici.
Nel maggio 2022, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC e il Consiglio Nazionale del Notariato CNN hanno pubblicato il Vademecum congiunto.
Il Vademecum comprende le linee guida per il controllo analogo. Stabilisce poi le modalità di controllo “ex ante”, “contestuale” ed “ex post” sull’attività e gli atti della società in house. Infine, definisce i casi in cui questo deve essere applicato nelle società in house providing.
La casistica esemplificativa riportata nel documento di ANAC e CNN, spiega per quali aspetti della gestione della società in house l’Ente è tenuto ad esercitare il controllo analogo. Di seguito, riprendiamo direttamente il testo del Vademecum 2022:
“- controllo sugli atti e provvedimenti societari a carattere strategico e programmatici pluriennali (statuti, approvazione piano industriale, piano di sviluppo, relazione programmatica pluriennale, atti di amministrazione straordinaria);
– controllo sugli atti e provvedimenti societari di pianificazione (relazione programmatica annuale, piano degli investimenti e disinvestimenti, piano occupazionale, budget economico e finanziario, programma degli acquisti e dei lavori), di bilancio e sui regolamenti di gestione;
– controllo orientato ad indirizzare l’attività della società in house verso il perseguimento dell’interesse pubblico attraverso una gestione efficiente, efficace ed economica e garantendo il socio sull’economicità e qualità del servizio offerto;
– controllo sulla gestione e sui risultati intermedi orientati alla verifica dello stato di attuazione degli obiettivi, con individuazione delle azioni correttive in caso di scostamento o squilibrio finanziario;
– esercizio di poteri autorizzativi e di indirizzo attraverso l’emanazione da parte del socio di specifiche direttive generali sul funzionamento amministrativo delle società;
– esercizio di poteri ispettivi che comportano una diretta attività di vigilanza e controllo presso la sede e/o nei confronti dell’organo amministrativo della società in house”.
Questi esempi fanno comprendere con esattezza quanto sia prorompente il controllo esercitato dagli Enti Pubblici sulle società a controllo diretto o indiretto.
Tuttavia, per esercitare un controllo analogo efficace, gli Enti possono dotarsi di software per automatizzare ed efficientare il lavoro. Uno di questi è proprio Società Partecipate di Strategic PA®, che ti presentiamo di seguito.
Società Partecipate di Strategic PA®
Il modulo Società Partecipate di Strategic PA® è stato progettato appositamente per rispondere alle esigenze degli enti che siedono nel consiglio di amministrazione delle società in house, per affidamento diretto o indiretto, o per il controllo analogo congiunto.
Il modulo abilita l’Ente a gestire tutti i flussi informativi della Società Partecipate, in tecnologia 100% web, sempre accessibile anche da remoto.
Grazie a questa soluzione di Strategic PA®, i vertici politici e amministrativi degli Enti possono svolgere il controllo analogo sul lavoro svolto dall’azienda partecipata. Ciò permette di gestire l’attività pubblica in modo trasparente ed efficace.
Società Partecipate ha tre funzioni principali:
- la gestione delle informazioni delle società partecipate (tra cui la componente societaria, nonchè i rappresentanti degli Enti);
- la gestione del processo di consolidamento e la creazione del bilancio consolidato;
- l’analisi dei dati di bilancio e extracontabili
Riguardo il bilancio, nello specifico, attraverso il modulo gli Enti usufruiscono della funzionalità di predisposizione del Bilancio Consolidato delle Società Partecipate partendo dal Bilancio Aggregato e gestendo tutte le operazioni avvenute nell’anno dio consolidamento nelle società/Ente che fanno parte del perimetro di consolidamento.
Inoltre, le interfacce intuitive e la Visual Analytics di Tableau incorporata permettono di avere insights visuali immediati, basati sui dati relativi alle diverse attività di controllo.
Queste caratteristiche fanno sì che il modulo si presenti come uno strumento di lavoro estremamente semplice, ma efficace, per tutte le Amministrazioni Pubbliche che sono tenute a svolgere attività di controllo analogo sulle proprie società partecipate.